Il "Martini" è
salvo
dopo la dura lotta
Mezzolombardo? Il
ringraziamento di Don Chisciotte
Alessandro Dell'Aira*
* Preside dell'Istituto di Istruzione "Martino
Martini" di Mezzolombardo (Trento)
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José Guadalupe
Posada:
Calavera Don Quijote y Sancho Panza.
Incisione. 1905 circa. |
Don Giovanni d'Austria, comandante della flotta
vittoriosa a Lepanto, seppe di un certo fante
Miguel de Cervantes, che si era battuto come un
leone contro i turchi, rimettendoci una mano.
Corse a stringergli l'altra, e si sentì dire:
"Altezza, ve l'abbiamo già data". E'
con questo spirito, più felino che cavalleresco,
che la scuola trentina si lecca le ferite dopo i
tagli disposti dalla giunta. Considerando, da una
parte, che si tratta di colpi di scure menati
dappertutto; dall'altra, che almeno qui c'è
stato un giro d'ascolto partito da lontano, che
alla fine non ha tagliato alla cieca. Il
mantenimento in vita del "Martini" di
Mezzolombardo non è grazia ricevuta: è un buon
investimento, una decisione che rispetta e
valorizza l'impegno dei suoi operatori, che
lavorano e combattono ogni giorno, e di buon
grado, per rendere un servizio scolastico almeno
decente, fondato sulla qualità e non sugli
effetti pirotecnici.
Per questo abbiamo combattuto quando c'era da
combattere, a rischio di essere fraintesi quando
dicevamo: "Il polo scolastico di
Mezzolombardo non serve". Non serviva,
beninteso, per pochi alunni, ma servirà per una
scuola in crescita, nell'organico e nella
qualità. Il "Martini", da oggi, è la
scuola superiore della Piana Rotaliana.
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Mezzolombardo. La
ex Pretura, sede provvisoria
dell'Istituto "Martino Martini"
(liceo). |
Ora che ci sono le premesse, le
scelte edilizie verranno, verrà la mensa, la
palestra, le aule speciali, ma che non siano
cattedrali nel deserto o massacro del contesto
edificato e rurale. Siamo certi di trovare il
consenso degli amministratori, e che l'utenza
risponderà bene nella fase di assestamento delle
iscrizioni. Soprattutto al liceo, ora che non ci
sono stati accorpamenti selvaggi. La città va
alleggerita, finché possibile, dall'affluenza di
studenti che passano due ore al giorno in treno o
in autobus e hanno diritto di frequentare e
studiare al netto dei tempi di percorrenza. Non
sappiamo degli altri, ma quelli di Mezzolombardo,
della Piana e dell'Altipiano respirano a pieni
polmoni. La scure è calata in Trentino, ma non a
Mezzolombardo, e ci resta ancora una mano per
combattere. L'altra l'abbiamo già data, come
Cervantes. Poi magari porgeremo l'altra guancia,
pronti a ritrarci in tempo per evitare lo
schiaffo. Don Chisciotte ringrazia.
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