CULTURA |
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sabato 16 dicembre 2000, S. Albina |
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I LIBRI/ 2
Offesi dalla democrazia
appiattita sui sondaggi
«La politica e il male»,
di Michele Nicoletti
Alessandro Dell'Aira
CALDA ACCOGLIENZA, ieri pomeriggio a Trento, per
«La politica e il male» di Michele Nicoletti,
docente di filosofia della politica all'università
di Padova. Il saggio è stato presentato alla
libreria Ancora. L'attualità del tema, il
pubblico attento, le parole di Paolo Prodi, Diego
Quaglioni, Vincenzo Passerini e Silvano Zucal,
hanno creato atmosfera. Ogni intervento, una
recensione estemporanea, di segno e sensibilità
diversi. Paolo Prodi, in esordio, ha richiamato
gli anni trentini da cui questo libro è
scaturito, e soprattutto un convegno,
«Cristianesimo e potere» dell'Istituto di
Scienze Religiose. Il tema era quasi scandaloso,
per l'epoca. Prodi ha ricordato Roberto Ruffilli
e Italo Mancini, entrambi scomparsi. Il quadro
ottimistico di allora conteneva una dose
eccessiva d'ingenuità nel suo raccomandare
maggiore attenzione per la tradizione agostiniana
a fronte di quella scolastico-aristotelica, senza
mettere troppo in evidenza che la politica, già
allora, era passata da spirito di servizio a
strumento per la conquista del consenso. In
questo Prodi si è dichiarato più pessimista di
Nicoletti per il senso di responsabilità,
alquanto affievolitosi in questa nostra
democrazia di programmi modellati sui sondaggi,
non più su scelte cariche di significato. Un
intervento, il suo, che ha esaltato la forza
della concretezza, non come assenza di teoria ma
come ricerca e tensione. A Paolo Prodi ha fatto
eco Diego Quaglioni, preside della facoltà di
giurisprudenza, con un richiamo alla banalità
del male e all'aspetto grottesco del potere
carico di stupidità. Il pensiero teologico e
quello storico, ha ricordato, si sviluppano in
forma dialogica. Il male è l'annichilirsi del
dialogo, la condanna della politica e della
ragione. Quaglioni ha poi parlato del libro dei
Giudici, con l'ulivo, il fico e la vite che
rifiutano di essere unti come re degli alberi,
mentre il rovo, che non dà frutti, accetta,
altrimenti, minaccia, sarà strumento del fuoco
divoratore. Un apologo tagliente.
«La politica e il male» Michele
Nicoletti
Morcelliana, 294 pp, lire 35 mila lire
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