Da oggi a Levico Terme
Forum
dedicato
alla via
Claudia Augusta
di Alessandro Dell'Aira
LEVICO TERME. Da oggi e fino al
26 a Levico Terme avrà luogo un
Forum transnazionale di quattro
giorni, "Le comunità della
Claudia: esperienze a
confronto", promosso dalla
Società archeologica Claudia
Augusta di Cesiomaggiore nel
Feltrino e organizzato dall'Apt
di Levico.
La Via Claudia Augusta,
potenziata al tempo
dell'imperatore Claudio ma
iniziata dal generale Druso, suo
padre, con finalità militari
intorno al 15 avanti Cristo, è
singolarmente ignorata da tutti
gli antichi itinerari. Muoveva da
Altino sull'Adriatico, uno scalo
in posizione centrale rispetto ad
Aquileia e a Ravenna.
Dall'odierna Falzé di Piave a
Lamon si sdoppiava in due rami e
nei pressi di Asolo incrociava
l'Aurelia. Proseguiva lungo la
Valsugana, toccava Trento e
varcava le Alpi attraverso il
Passo di Resia raggiungendo il
Danubio, confine dell'impero.
Due sono i cippi, con testi
pressoché identici, che ne hanno
lasciato memoria: uno, già noto
intorno alla metà del 1500,
proviene dal centro di Rablat
presso Merano e indica nel fiume
Po l'inizio del percorso
stradale; l'altro fu rinvenuto
due secoli e mezzo più tardi in
una chiesa di Cesiomaggiore e
cita il porto di Altino. Il
grande Teodoro Mommsen riteneva
per questo che la Claudia Augusta
avesse origine da due località
diverse.
Il maggiore studioso
contemporaneo dell'antica via
romana, l'architetto Alberto
Alpago Novello, negli anni della
prima guerra mondiale mise
insieme i preziosi elementi da
cui si sviluppa la ricerca
odierna da Altino a Maia. Il suo
studio è stato pubblicato per la
prima volta nel 1976.
Al Forum saranno presenti i
delegati di ben centoventi centri
legati al percorso dell'antica
via romana. Si discuterà di siti
archeologici, percorsi didattici,
mostre, centri di documentazione
e si farà un bilancio
dell'incontro bavarese per
amministratori e operatori
turistici, organizzato qualche
settimana fa a Landsberg am Lech
e dedicato alla "Romantische
Strasse". Quest'ultimo
itinerario turistico dal Meno
alle Alpi corre per un centinaio
di chilometri a margine della
Claudia Augusta ed è stato
"costruito" nel secondo
dopoguerra sulla suggestione del
paesaggio più che sul richiamo
ambientale. La valorizzazione
della Claudia Augusta sotto
l'aspetto artigianale,
gastronomico, enologico e
sportivo è in un certo senso
l'ampliamento geografico e
culturale di quanto ha offerto
finora la Romantische Strasse,
che tanto successo ha riscosso
presso i turisti d'oltreoceano,
dagli Stati Uniti al Giappone.
Sempre a partire da oggi si
potrà visitare fino al 9 giugno
"Non solo romane: le vie
storiche dei Grigioni",
un'esposizione dedicata alla
viabilità storica attraverso le
Alpi. Il 24 e il 25 maggio, a
contorno delle manifestazioni
maggiori, avrà luogo un workshop
sulle iniziative già realizzate.
Con l'occasione sarà anche
inaugurato il primo Centro di
documentazione sulla via Claudia
Augusta.
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