|
Una bella immagine tratta dalla
copertina del libro «Sotto un
cielo straniero» che ha per
protagonista la principessa russa
Ekaterina
|
Ledro:
«casa Russia»
La
principessa in fuga che affascina
Il romanzo storico alla terza edizione
Incontri. Ennio Bordato a Comano
Ha avuto luogo ieri venerdì 2 agosto
presso le Terme di Comano il primo degli
incontri letterari "Trentino
d'autore". La manifestazione,
condotta da Alberto Faustini, è ormai al
suo dodicesimo anno di attività.
Protagonista del pomeriggio è stato
Ennio Bordato, autore di "Sotto un
cielo straniero". Il prossimo
incontro è venerdì 9 agosto, con
l'intervento di Vera Slepoj autrice di
"Le ferite delle donne".
di Alessandro
Dell'Aira
------------------------------
Ci sono storie ignote che rimesse insieme
sprigionano più energia romanzesca
dell'uranio.
Il merito questa volta è di un
dilettante di lusso, uno dei cosiddetti
non addetti ai lavori che una volta
attratti dall'oggetto del desiderio
raramente l'abbandonano, perdono la pace
e si dividono tra le fonti, la ricerca
sul campo e la narrazione della vicenda.
Queste storie ritrovate sono tutte
diverse una dall'altra, ma le ricerche
che hanno dietro si somigliano nel
metodo, sorretto e alimentato da
un'autentica smania di stanare la preda.
Il roveretano Ennio Bordato, esperto in
relazioni industriali, è alla terza
edizione in due anni della policentrica
biografia della sua principessa, nata a
San Pietroburgo nell'anno di Garibaldi
ferito in Aspromonte, il 1862, morta in
Trentino nell'anno più drammatico della
storia d'Italia, il 1943.
"Sotto un cielo straniero"
nasce quasi per caso: il "mal di
Russia" contratto dall'autore dopo
un viaggio a Mosca nel 1981, il
matrimonio con una ragazza di Bezzecca, i
ricordi orecchiati tra gli anziani del
luogo, una lastra di marmo bianco con la
croce a otto punte nel cimitero del
paese, un diario in francese conservato
nel Museo storico trentino, tante
fotografie d'epoca e una gran voglia di
raccontare la storia. Quattro anni di
lavoro più due di aggiornamenti. Gli
storici di professione troveranno curiosa
e divagatoria la continua interpolazione
nel testo di documenti letterari,
epistolari o diplomatici in lingua
originale e in traduzione. Giudicheranno
eccessive le centinaia di note erudite
che si presentano come trascrizione
letterale delle schede di lavoro
dell'autore. Data la complessità dello
scenario questo modo di procedere ci è
parso comodo e anche opportuno.
Ekaterina Rostkovskaja e sua figlia Maria
vennero per la prima volta a villeggiare
a Bezzecca negli anni Trenta, come molti
altri russi che trovavano il lago di
Ledro più incantevole ed economico di
San Martino di Castrozza o di Cortina
d'Ampezzo. L'ultimo soggiorno è del
1939, nel senso che la principessa non
lasciò più Bezzecca viste le sue
precarie condizioni di salute e i venti
di guerra che già spiravano. La prima
metà del libro è dominata dalla vicenda
tragica di due uomini molto diversi tra
loro: il marito di lei, Aleksandr
Rostkovskij, esuberante console russo in
Macedonia assassinato da un soldato turco
nel 1903 a Monastir, nel pieno di una
rivolta dei macedoni cristiani contro il
Sultano, e il tenente Pëtr Petrovic
Schmidt, detto Ammiraglio rosso, amico di
infanzia della principessa, schieratosi a
Odessa con gli insorti della corazzata
Potëmkin e condannato a morte dallo zar
Nicola II nonostante le mediazioni e poi
gli sforzi disperati di Ekaterina per
salvargli la vita. Rientrata da Odessa a
San Pietroburgo, intimamente segnata da
queste vicende, la principessa vive in
modo drammatico gli anni della
rivoluzione. Nel 1920, come migliaia di
suoi connazionali, s'imbarca con la
figlia a Sebastopoli e lascia per sempre
la sua patria. Dall'Egitto passa a Londra
e quindi a Napoli, da dove scopre
Bezzecca e inizia a frequentarla come
luogo di soggiorno e di incontro con i
compatrioti. Ekaterina e Maria,
insegnante di lingue a Riva del Garda,
morta a Bezzecca nel 1976 e sepolta con
la madre sotto la lapide bianca,
mantennero sempre vivo l'affetto per il
figlio e fratello Boris, ufficiale di
marina mai più rivisto dopo Sebastopoli.
Sergio Romano ha recensito favorevolmente
sul "Corriere della Sera" la
prima edizione di "Sotto un cielo
straniero", traendone anche spunto
per il suo saggio "I volti della
Storia". La terza edizione, fresca
di stampa, propone nuovi documenti e
altre interessanti foto d'epoca.
Ennio Bordato
Sotto un cielo straniero
Rovereto, Edizioni Osiride
254 pagine, 13 euro.
|
|