SANREMO /2 Voilà,
la guerra fredda è finita
Alessandro Dell'Aira
Che Laetitia Casta fosse una diva iperbolica si
era capito dal nome oltre che dalle forme, che ce
ne importa dei suoi denti di castoro più
incisivi dello strabismo di Venere, nessuno è
perfetto ma questa è una favola, è una Beatrice
multinazionale di nome e di fatto, come Gorbaciov
che batte ancora cassa e testimonia per l'olio
sopraffino facendo concorrenza a Dante Alighieri
per la modica cifra di centomilioni, l'anno
scorso ha incassato centosessantamila verdoni per
la pizza Hut, non è in ribasso il prezzo è
giusto, l'olio è olio ma la pizza è pizza, uau,
tira di più e viene la voglia in fronte pure a
chi non ce l'ha, anche alla Casta diva, e allora
pace, non mandiamoli all'inferno tutti e due, che
vadano a guardarsi negli occhi in Paradiso, San
Remo li aspetta e li eurobenedice.
Come passa il tempo, anche allora San Remo faceva
politica, pensate, "Vola Colomba" era
la canzone di Trieste libera, "Papà
Pacifico", era l'uomo qualunque di Guglielmo
Giannini, "Papaveri e papere", era l'inno
del borghese piccolo piccolo, e pure "Tua
tra le braccia tue per morir così", che
impatto, ma ora no, non è più l'età, ora è
tutto soft come il burro, il primo tango della
Riviera dei Fiori è un gran Casino politicamente
corretto, il Casino fiorito delle feste e dello
spettacolo nell'attesa che venga quel giorno, un'insalata
bielorussa con le onde del placido Don che
confluiscono nel bel Danubio blu volto il guardo
al passato Ticino sotto il ponte del Dulbecco, e
il Nobel, che fisico dove lo metto, per carità
mi dispiace ma son contento di sapere che c'è
posto nel processo canoro e democratico per una
pace libera, preziosa e casta, opps, amiamoci in
Letizia, tutti giù dalle antiche scale, non
siamo insensibili al grido di stupore per la
ripresa di Rai Uno, carramba, la Casta Agnese è
un fine dicitore travesti da Carlo Dapporto nello
smoking froufrou di Saint Laurent, e il Clinton
due? Roger, come dicono i cibì e i piloti dei
Prowler, sigaroquà sigarolà, senza veli. Non
capisce, non si spiega? No problem, lo doppia don
Lurio, dadaumpa, la guerra fredda è finita, e
anche Carla Fracci, se la lasci riscaldar.
E poi dicono i telefonini in platea, quelli sì
che vibrano se non trillano, basta piegarli in
quattro e metterseli in tasca che non se ne
accorge nessuno, siamo a cavallo, altro che le
mutande della Oxa che le hanno viste solo Fabio
Fazio e sedici milioni di italiani, zac e tac, l'Oxacavallo
è basso e forse pure il popò della Casta, la
tele è alta e la notizia è strisciata. Che
pizza la notizia, vuoi mettere il festival di
Fazio, dicono le mamme, viva la Casta, pensano i
mariti, la musica è vita e finché c'è vita c'è
speranza, è quello che le donne non dicono più,
dice la nonna come dice la Mannoia, e neanche il
nonno si annoia, è dall'ultima guerra che gli
tocca vivere sempre così giocondo perché la
vita è bella e al buio non si trova, non c'è
niente da capire, se la lasci riscaldar.
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Laetitia Casta
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