L'OPINIONE  
domenica 4 luglio 1999, S. Elisabetta di Portogallo  
   
LA NUOVA MATURITA'
CICCIO FORMAGGIO,
GLI ESAMI E IL MINISTRO

Alessandro Dell'Aira

Una famosa gag di Gigi Proietti degli anni Ottanta era «Nonostante». Più me ne fai e più mi affeziono. Un remake del «Te ne abusi di Ciccio Formaggio» di Nino Taranto, quello che non teneva 'o coraggio nemmen 'e parlà. E invece parlava, e se parlava, come noi che parliamo sempre e siamo in tanti, siamo quelli che la scuola minuto per minuto. Non la perdoniamo a nessuno, crediamo nella sociologia del lamento. E ora che stanno per finire gli esami conclusivi, perché tali sono alla faccia degli esami che non finiscono mai, sommessamente ci sfoghiamo. Ne abbiamo il diritto. Monitorati anche nelle tasche, osservati più della cometa di Halley, aggiornati al millesimo di secondo, interroghiamo la luna come il pastore errante dell'Asia. Dimmi, luna rossa, che faccio, che facciamo, e la luna risponde: arrangiatevi, niente più circolari, siete autonomi, se avete dubbi ci sono gli esperti in tempo reale che rispondono a tutti e a nessuno. Fate le FAQ, Frequent Asked Questions. Domande, domande, flessibilità, smettetela con i quesiti, non quesite, l'epoca del chiedere per sapere è finita, l'eco della scuola vi risponderà.
Nel suo codice genetico la scuola italiana ha nove code come il gatto di Dario Argento, e se le morde tutte. Ci parliamo addosso, litighiamo, protestiamo, siamo sempre scontenti. Rinfacciamo agli ispettori del ministro che nel Bollettino Ufficiale ci sono tanti errori. L'ispettore risponde che è colpa nostra, chi è che a suo tempo ha promosso quei pasticcioni del Poligrafico dello Stato? Ci sono gli errori nei temi: il grande dittatore di Chaplin è diventato dittatore semplice, Luciano a forza di dialogare ha perso le virgole, in compenso c'è un'alluvione di virgolette, la effe del tema di matematica ha perso l'apice per colpa dello scanner, i libertari dei futuristi si sono imposti come liberatori (qui lo scanner non c'entra, è un sogno-incubo dell'esperto dilagato nella traccia: sempre meglio che libertini), c'è un accento sulla a al posto del segno di elisione, c'è questo e non c'è quello. Basta! Dice il ministro con un sorriso e un sorbetto in mano, ma che colpa abbiamo noi che ci fidiamo degli esperti, noi diamo le direttive, non pignoliamo, quando si mangia cascano sempre le briciole sul tappeto, perché cercate il pelo nell'uovo? Perché ci osservate così, non sapete che se uno è osservato nove volte su dieci si sbaglia? Non è che ci state monitorando?
Berlinguer non ha torto. Chi non ha mai sbagliato una volta nella vita? Mettiamoci una pietra sopra, è stata la prima volta per tutti, anche per il Centro europeo dell'Educazione che si è scordato dei geometri nel manuale delle terze prove simulate. Un bel pietrone, del peso del manuale del Cede, anche sul pasticcio delle commissioni fantasma. E' successo in un posto solo, vicino ai confini. Mai successo prima? E che fa, la scuola è bella ed è sempre in piedi. Improduttiva, sprecona, all'italiana, ma sempre lì. Autonoma nella gestione e monitorata nel funzionamento. Chi è a favore del contrario alzi la mano, e tutti con le mani dietro la schiena e un tarlo nel cervello: il fine è l'educazione o il funzionamento? Quesito a risposta multipla. Mina su «Liberal» ha bocciato il ministro. Il «Corriere della Sera» non lo ha ammesso al colloquio. Chi è favorevole a una prova integrativa, a un corso di recupero? Nessuno disposto a fargli credito per impegno, assiduità, partecipazione al dialogo educativo. E la condotta? Si avvale o non si avvale? I debiti formativi li ha pagati? Misasi, Falcucci, Galloni, D'Ambrosio, Lombardi li hanno pagati?
Noi della scuola parliamo parliamo, e parlando valutiamo. Facciamo scuola e maciniamo ministri. Qualcuno ha anche l'ardire di pensare che i ministri passano e la scuola resta, con le sue nove code di gatto. Il prossimo chi sarà? Quando verrà? Che farà? Cercherà strade nuove o inizierà a demolire con la ruspa e ad abolire per decreto? Sarà per l'innovazione o per il cambiamento? Per la sperimentazione o per la riforma? Per la deregulation o per l'autonomia? Andrà avanti, andrà indietro o starà fermo con la ruspa in moto, come nella migliore tradizione trasteverina degli ultimi cinquant'anni?
Meglio aspettare come butta il prossimo prima di giudicare. Berlinguer, scurdàmmoce o passato, ti vogliamo ancora bene. Nonostante tutto.