L'inglese
lo limitiamo all'essenziale e non certo per
ragioni autarchiche, se possiamo dire
"abilità" buttiamo a mare il know how,
il processore e il disco fisso degli altri ci
interessano nella misura in cui ci riguarda la
loro auto e la capienza del cestello delle loro
lavatrici, se ci occupiamo di didattica breve è
per grattare sul tempo e non sugli argomenti o
sulla dialettica. In questo senso un'ora di
cinquanta minuti spesa bene ci sta meglio di
trentatré ore di sessanta minuti buttate via.
Faccio un esempio, vi parleranno di radon ed è
bene che si sappia che nello scorso mese di
ottobre ci hanno scritto da Genova, era un
laureando sconcertato, sono parole sue, dal
bellissimo lavoro condotto da un nostro
insegnante e dai suoi studenti perché anche lui
per la tesi si era interessato al radon e pensava
di essere l'unico in Italia, e ci ringraziava,
nel senso che ringraziava la scuola nella persona
dell'insegnante, per il sito in italiano dove il
problema radon è spiegato in maniera
dettagliata, mentre prima le informazioni le
trovava solo nei siti americani e canadesi,
eccetera eccetera. Q
uesto è solo l'inizio, il sito è stato messo a
punto da poco, ora ha un forum appoggiato a un
sito esterno dove si può discutere di tutto, e
c'è anche lo spazio per imbucare cartelle di
servizio come quella del collegio dei docenti,
che è linkata ma potrebbe anche non esserlo,
basta digitare "collegio" estendendo la
url e si entra anche senza il link, da casa, da
scuola, dal mare, dalla montagna, tanto per
rinfrescarsi le idee o per interagire con quelle
degli altri. Siamo a questo punto, l'anno venturo
speriamo di dare una password alle famiglie
interessate ad accedere periodicamente ai nostri
dati per avere notizie sull'andamento dei figli,
o per giustificare le assenze, o per immettere
informazioni richieste da noi. Tra qualche anno
la videoudienza da uno a molti, il consiglio di
classe da molti a molti o il corso di recupero in
rete saranno la norma, così come la finestra
tecnica è già solo un'opzione amichevole
dell'ambiente.
N
aturalmente tutto ciò costa fatica a chi si
attiva per primo, l'orizzonte della tecnologia è
dove riposa l'occhio dei pionieri, e i pionieri
di oggi sono tutti assistiti da un computer che
prima o poi li pianta anche se non si guasta, nel
senso che il pioniere va sempre un po' più
avanti della macchina. Per questo, quando le
scuole investono in nuove tecnologie, devono
anche ricordarsi di investire nella comunicazione
verbale e nelle risorse umane. E' tutto.
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