Convegno: L'apprendimento e le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione

IRST di Povo (Trento)
1 e 2 marzo 1999

 

Nuove tecnologie
e gestione unitaria
della scuola

Alessandro Dell'Aira
   
   

   
N on farò altro che introdurre il sito della nostra scuola, l'ITG "Pozzo" di Trento, per chiarire che si tratta della soglia tra quello che c'è dentro la scuola e va all'esterno e quello che viene da fuori per lasciare una traccia dentro la scuola. Il sito è stato messo in piedi dai due colleghi che parleranno dopo di me, secondo criteri di essenzialità e gradevolezza.

N on ci sono disegni animati e neanche troppi applet, lo scopo è di dare anzitutto un'idea dell'arte di Andrea Pozzo come architetto titolare di una scuola per geometri, e poi di mostrare senza narcisismi quanto di meglio la scuola ha prodotto negli ultimi tempi, e inoltre di stimolare l'interattività, di favorire la visita a siti particolarmente frequentati dalla gente di scuola, di coordinare il lavoro dei tecnici e degli insegnanti, in buona sostanza di evitare gli sprechi di risorse da investire nella ricerca e nella gestione unitaria della scuola e di riciclare i ritagli di energie in funzione delle cose da fare.

L'inglese lo limitiamo all'essenziale e non certo per ragioni autarchiche, se possiamo dire "abilità" buttiamo a mare il know how, il processore e il disco fisso degli altri ci interessano nella misura in cui ci riguarda la loro auto e la capienza del cestello delle loro lavatrici, se ci occupiamo di didattica breve è per grattare sul tempo e non sugli argomenti o sulla dialettica. In questo senso un'ora di cinquanta minuti spesa bene ci sta meglio di trentatré ore di sessanta minuti buttate via. Faccio un esempio, vi parleranno di radon ed è bene che si sappia che nello scorso mese di ottobre ci hanno scritto da Genova, era un laureando sconcertato, sono parole sue, dal bellissimo lavoro condotto da un nostro insegnante e dai suoi studenti perché anche lui per la tesi si era interessato al radon e pensava di essere l'unico in Italia, e ci ringraziava, nel senso che ringraziava la scuola nella persona dell'insegnante, per il sito in italiano dove il problema radon è spiegato in maniera dettagliata, mentre prima le informazioni le trovava solo nei siti americani e canadesi, eccetera eccetera.

Q uesto è solo l'inizio, il sito è stato messo a punto da poco, ora ha un forum appoggiato a un sito esterno dove si può discutere di tutto, e c'è anche lo spazio per imbucare cartelle di servizio come quella del collegio dei docenti, che è linkata ma potrebbe anche non esserlo, basta digitare "collegio" estendendo la url e si entra anche senza il link, da casa, da scuola, dal mare, dalla montagna, tanto per rinfrescarsi le idee o per interagire con quelle degli altri. Siamo a questo punto, l'anno venturo speriamo di dare una password alle famiglie interessate ad accedere periodicamente ai nostri dati per avere notizie sull'andamento dei figli, o per giustificare le assenze, o per immettere informazioni richieste da noi. Tra qualche anno la videoudienza da uno a molti, il consiglio di classe da molti a molti o il corso di recupero in rete saranno la norma, così come la finestra tecnica è già solo un'opzione amichevole dell'ambiente.

N aturalmente tutto ciò costa fatica a chi si attiva per primo, l'orizzonte della tecnologia è dove riposa l'occhio dei pionieri, e i pionieri di oggi sono tutti assistiti da un computer che prima o poi li pianta anche se non si guasta, nel senso che il pioniere va sempre un po' più avanti della macchina. Per questo, quando le scuole investono in nuove tecnologie, devono anche ricordarsi di investire nella comunicazione verbale e nelle risorse umane. E' tutto.