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 CULTURA
   
     
POESIA / Al Punto Einaudi
George Wallace, se un mito
rinasce a Trento


Serata dedicata alla poesia ieri al Punto Einaudi di Trento, con la presentazione al pubblico del volume di George Wallace, Swimming through Water (Nuotando attraverso l'acqua), edito da La Finestra di Lavis, alla presenza dell'autore, dell'editore Marco Albertazzi e della traduttrice bolzanina Anny Ballardini.




di Alessandro Dell'Aira
 

Due poeti
in una raffigurazione
di un codice medievale


LA POESIA che dà il titolo al libro, tra le 181 della raccolta occupa il posto che le compete nell'ordine alfabetico inglese. E' questo il filo artificioso e banale, senza luogo e senza tempo, che lega tra loro le perle del canzoniere mediterramericano di George, ragazzo padre di Huntington, stato di New York, ed epigono di Jack Kerouac. All'autore di On the Road, patriarca della beat generation, George ha fatto da amplificatore fin dai primi giorni in cui si è dedicato a organizzare letture pubbliche dei suoi versi. Ha lavorato da revisore nelle redazioni dei giornali, per poi coordinare le attività di una catena editoriale. Da anni si alza tutte le mattine alle quattro per grattare alla notte le tre ore di cui ha bisogno per scrivere una poesia al giorno prima che la vita in casa riprenda. Si è dato alla multimedialità privilegiando la musica come cassa di risonanza della poesia propria e altrui. Sacerdote senza volto della Musa country da uno studio radiofonico di New York, anchorman dei poeti virtuali del web dal suo sito PoetryBay, promotore infaticabile di letture e incontri poetici, ora l'Italia lo scopre per iniziativa di un editore di Lavis, Marco Albertazzi, formatosi alla Sorbona e con un catalogo di tutto rispetto. La casa editrice di Albertazzi, La Finestra, si presenta in rete con una stimolante e provocatoria citazione da Debussy e affronta un ampio ventaglio di temi, dalla letteratura italiana alla poesia straniera, con molti testi in preparazione e un occhio speciale per la musica e la prospettiva interdisciplinare. Albertazzi ha un'autentica passione per Arturo Onofri, il poeta e saggista vociano affascinato dall'esoterismo di Steiner, e si propone di presentarlo presto negli States con l'aiuto di George Wallace. Il senso della poesia di Wallace sta nel trovare il punto di mezzo tra Cronos, il tempo misurato, e Aion, il tempo vissuto che può essere sempre e può non essere mai. L'intersezione tra Cronos e Aion è il testo, un non-luogo dove "le cose sembrano accadere per caso, ed accadono". Il verso che veicola la sua poetica parte dal pragmatico Star's Style Book, il manuale di buona scrittura che ispirò Hemingway inviato speciale in Europa dal Kansas City Star per raccontare la grande guerra agli americani: Be positive not negative, parole e frasi brevi, cerca di essere dolce e universale. O se vogliamo, le radici di Wallace affondano in Walt Whitman, fondatore nel 1839 del settimanale di Huntington The Long Islander, il suo primo lavoro regolare in America dopo la fuga dall'Europa avvenuta una quindicina di anni fa. E' questo in fondo il motivo conduttore delle sue trasmissioni radio rivolte al cittadino medio poeta dilettante, o aspirante scrittore creativo. La radio è la sua forza, il suo scrigno di metafore contro l'alienazione, esempio: "Forse un uomo non è solo se cammina nella notte vuota come un bicchiere d'aria e accende e spegne i pensieri come una radio in una fattoria tanto distante dal mondo a quest'ora che il solo suono è statico". Nei suoi programmi la pura voce umana a modulazione di frequenza valorizza l'idea di partenza e da mezzo diventa messaggio asmatico che nega se stesso solo in superficie e si gioca tutto nell'esordio paradossale: "Questa non è una poesia, è qualcosa che mi sta accadendo da tre notti di seguito, questa volta, mi arriva nel petto. Cresce come le ragnatele in una soffitta polverosa. Non riesco a respirare".
Entusiasta la traduzione italiana di Anny Ballardini, che considera Wallace un unicum nel suo genere e scrive che una cosa è il tradurre, altra cosa è il tradurre poesia e altro ancora tradurre George Wallace. Efficaci anche le sue interviste a distanza con l'autore, il quale dialogando con Anny mette a nudo la sua sensibilità educata in Europa ma rivendica il suo essere per prima cosa americano. Un poeta americano positivo, di quelli che scrivono nel vento per restituire la speranza al paradiso e agli uomini senza volto, nelle librerie, nei caffè e nei centri commerciali.


George Wallace, Swimming through Water. La Finestra, Trento, 406 pagine, 36 euro.


 
 
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