alessandro dell'aira un
baule Dal Fado a Pessoa, un percorso affascinante nel tempo e nello spazio d'Europa. Inizia sabato 10 aprile, e si concluderà domenica 18, la seconda fase del progetto Trentino - Portogallo. Riguarda anzitutto Trento e Rovereto, con numerosi appuntamenti d'arte e di cultura, ma anche Borgo e Riva, dove si terranno delle conversazioni sulla civiltà e la letteratura lusitana. Si tratta di un percorso costruito su occasioni d'incontro con gli artisti e le opere, ma anche su dimostrazioni di cultura materiale, come nel caso della gastronomia e degli operatori ospitati presso un ristorante di Trento. Un posto di rilievo lo avranno i film: la Cinemateca Portuguesa, tempio nazionale della produzione artistica di settore, invierà una selezione di titoli per un programma che prenderà avvio da un capolavoro del muto (Maria do Mar) e si concluderà con le opere dei giovani più promettenti passando attraverso gli anni trenta e quaranta, il «cinema nuovo» e gli anni della rivoluzione. Due proposte teatrali, Il pianto di Maria Parda e Fernão, mentes? daranno un'idea del Portogallo del Cinquecento attraverso due personaggi emblematici, una guineana dei bassifondi di Lisbona e un mercante-Charlot delle Indie. La caposcuola dei lusitanisti italiani, Luciana Stegagno Picchio, terrà alcune conversazioni per la cittadinanza e per il mondo accademico trentino su «Il Portogallo e la metafora del viaggio come scoperta di sé e del mondo». E inoltre danza, folklore, concerti da camera, poesia e musica d'autore, con l'esibizione finale di Dulce Pontes, la cui voce magica e caldissima, fra il tradizionale e il pop, accompagnava Mastroianni nelle scene migliori di Sostiene Pereira di Roberto Faenza, tratto dal romanzo omonimo di Tabucchi. Non
mancheranno, nei prossimi mesi, altri incontri e altri
percorsi. Il Trentino nel frattempo si sta rivelando
attento e curioso del paese che ha imparato a conoscere e
ad apprezzare nell'agosto scorso attraverso il suo genere
musicale più noto e familiare anche all'estero: il fado.
E attende che finalmente si apra questo baule pieno di
Portogallo, tanto per parafrasare una famosa raccolta di
scritti, sempre di Antonio Tabucchi: Un baule
pieno di gente, sul curioso destino editoriale di
Fernando Pessoa, quasi tutto postumo. È già pronto, il
Trentino, a ricambiare il piacere della scoperta di se
stessi e degli altri con quanto di meglio in fatto di
arte e cultura potrà offrire ai cittadini del
Portogallo, e per loro tramite ai cittadini d'Europa. |