a risorse
finanziarie - b risorse
umane. Nei due grafici la linea
di demarcazione non indica un
valore ma una tendenza. |
Lo scenario della
sperimentazione è mutato: si usano
sempre di più le icone. Oggi chi può fa
simulazione anche quando non c'è rischio
o spesa aggiunta nell'operare con le
forze, gli oggetti, gli ambienti reali:
un pezzo di legno (anche i parenti non
lontani di Geppetto), un tratto di mare
(anche i veri naviganti), una raffica di
vento (vuoi mettere in galleria...).
L'ISO 9002 non prevede la manipolazione
sistematica dell'oggetto ma il controllo
di qualità digitalizzato. Il contatto
ripetuto tra la mano del produttore e il
prodotto finito sembra implicare un danno
insostenibile. L'irresistibile declino
delle abilità primarie non è ritenuto
un rischio grave per le operazioni
aritmetiche, la produzione di burattini,
gli interventi di media chirurgia. La
vera tragedia, comunque, non è la
virtualità spinta ma il pianto sulla
morte presunta della spontaneità e della
libertà personale. Chi porta il lutto
per questo e condanna la logica
dell'ottimizzazione delle risorse umane,
comunicative e tecnologiche, dimentica
che la povertà non è solo materiale. È
povertà anche disporre di un Pentium II
a casa, a scuola, in ufficio o nello
studio, usarlo al trenta per cento della
potenza e aspirare al Pentium III. In
azienda questo normalmente non avviene.
Distribuzione delle
risorse nei paesi del
terzo mondo
Sapere specifico
Capacità
di comunicazione verbale
Nozioni
di tecnologia della
comunicazione
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La distribuzione bilanciata,
tipica delle economie
"marginali", garantisce
maggiore produttività
individuale e di sistema. |
Ultima riflessione:
non sarà il caso, nei cosiddetti paesi
sviluppati, di investire un po' di più
in risorse umane e comunicative verbali
(la conoscenza delle lingue) anziché in
risorse tecnologiche? I media e la rete
ci costano globalmente in relazione alla
nostra capacità di ammortizzare i costi
d'uso e di connessione, umani e
finanziari. Questo calcolo si può fare
solo se siamo disposti a percepire noi
stessi come risorsa. La nostra
operatività di impiegati e operai
qualificati, di vecchi e nuovi
professionisti, di ricercatori
produttivi, di telelavoratori realizzati,
di studenti impazienti, di non occupati
pro tempore, di pensionati irriducibili,
dipende dalla capacità personale di
valutazione dei rischi d'uso (ideali e
materiali) dei media e della rete. L'uso
indiscriminato della tecnologia comporta
lo spreco di risorse umane, e inoltre
pregiudica il potere di decisione e la
libertà. L'informazione non è potere
quando non è selezione e organizzazione,
e dunque dominio critico delle
conoscenze.
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