UN LIBRO DI
GROSSELLI
Primiero,
così nasce
«na casa par far ciàr»...
ELETTRICITA'
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di Alessandro
Dell'Aira
"I
dis che i fa na casa par far ciàr."
Questa voce di valle del primo Novecento
ha il potere evocativo di un
endecasillabo del Pascoli. La casa per
fare luce era la centrale idroelettrica
ai Boaletti voluta dall'Azienda Elettrica
di Primiero. Se si pensa che a Trento
l'elettricità pubblica fu introdotta nel
1890, e che a Bologna la prima centrale
fu inaugurata solo nel 1901, si comprende
in quale avventura si fosse imbarcata
quella comunità, comunque non unica nel
Tirolo italiano ad avere acquisito la
nuova tecnologia. Renzo Maria Grosselli,
giornalista ed esperto di emigrazione
trentina nel mondo, ha ricostruito tutta
la storia per conto della neocentenaria
Azienda Consorziale dei Servizi
Municipalizzati SpA di Fiera di Primiero
(ACSM). Grosselli ha tradotto un anno di
ricerche in un libro, «La casa par far
ciàr», illustrato edito da Curcu &
Genovese. Ne è nata anche una mostra
inauguratasi nel Palazzo Scopoli di
Tonadico il 13 dicembre a cura
dell'Associazione La Bottega dell'Arte,
che resterà aperta fino al 15 febbraio
2004.
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A parte il
tema di indubbia rilevanza interessa il metodo
usato da Grosselli, che ha fatto storia aziendale
e nello stesso tempo storia sociale in quanto
sulle informazioni di taglio tecnico e
amministrativo tratte dagli archivi ha innestato
diciotto interviste con testimoni diretti e un
centinaio di foto d'epoca. L'autore, conoscitore
"né cieco né sordo" della storia di
Primiero, ha pensato di affrontare e risolvere in
questo modo i nodi di una ricostruzione che
altrimenti rischiava di limitarsi a una visione
di parte.
Grosselli ha spinto la sua indagine fino al 1987,
anno dell'apertura della centrale di Zivertaghe,
la terza dopo quelle di Boaletti e Castelpietra.
Il taglio storico non gli ha impedito di
accennare alle ultime vicende dell'ACSM, alle sue
trasformazioni e agli ultimi investimenti,
compresa la creazione di Primiero Energia.
L'Azienda Elettrica nacque come società per
azioni cui partecipavano accanto ai privati i sei
comuni del Primiero: Fiera, Imer, Mezzano, Siror,
Tonadico, Transacqua, oggi rimasti gli unici
soci. Non furono rose e fiori all'inizio, dal
momento che a nessuno andava a genio che i
dipendenti dell'Azienda invadessero i campi
coltivati per piantare i pali di larice e
tracciare le linee, o agganciassero le
ingombranti cassette alle facciate delle case.
C'era la pellagra dovuta agli squilibri della
dieta alimentare, c'era molta miseria.
L'emigrazione in Brasile e in Argentina dei primi
anni si era estesa agli Stati Uniti, alla Francia
e all'Austria. L'idea di dare vita a un'azienda
elettrica restituì vigore alle speranze della
comunità locale.
La maggior parte delle famiglie aveva almeno un
pezzetto di bosco. Nacque così la centrale ai
Boaletti, che richiese la deviazione e la
canalizzazione su suoli comunali dell'acqua che
serviva la segheria del Conte di Welsperg. La
strada della Gobbera cedette in un punto e si
dovette rifare.
I preventivi dei Comuni, soprattutto nel caso di
Tonadico, si rivelarono insufficienti. Si fece
ricorso a finanziamenti privati, con non pochi
problemi dal momento che tra gli azionisti vi
erano molti amministratori. "Conflitti di
interessi" che accostati a quelli di oggi
fanno sorridere.
Questi furono i primi passi di un'azienda che nei
suoi cent'anni di vita ha dovuto fare i conti con
due guerre mondiali e un'alluvione disastrosa,
quella del 1966, ma soprattutto con il
campanilismo. Oggi l'ACSM ha un organico di 36
dipendenti e produce energia per 265 milioni di
kWh. Gestisce le acque e la raccolta dei rifiuti
solidi.
Si avvia al 2010, anno di scadenza delle
concessioni e del passaggio degli impianti alla
Provincia, con un utile di 267 mila euro sul
bilancio 2002. Si comporta da formica più che da
cicala. Si avvicina alla gente di Primiero e
orienta l'utenza sugli ecoacquisti.
La società della "casa par far ciàr"
di cent'anni fa oggi vuole che si sappia che fa
cassa per tutti.
Renzo M. Grosselli, La casa par far
ciàr. Storia dell'Azienda Elettrica di Primiero.
Trento, novembre 2003, Edizioni Curcu &
Genovese. Pagine 199, 24 euro.
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