di Alessandro
DellAira
I naviganti del web, quando gli conviene, si
tappano un occhio e diventano pirati dalto
bordo, scaricatori di pesantissimi film e file
MP3, crackatori di programmi superprotetti.
Se ne vantano pure, ma a volte ci cascano.
Per esempio: alcuni di loro sono cascati in pieno
nella trappola del file allegato a un
messaggio-bufala che da mesi fa il giro del mondo
e che prima di Natale si è diffuso anche tra
noi. Lo scherzo atroce comincia più o meno
così: «Ladies and gentlemen, voi sapete che
scaricare film, MP3 e software con il copyright
è una pratica illegale punita dalla legge.
Ebbene, vi abbiamo beccato. Sappiate che abbiamo
frugato nel vostro computer e che nei prossimi
giorni via posta raccomandata avrete notifica
della confisca del contenuto come prova del reato
che avete commesso. Nel codice di riferimento
(vedi file allegato) sono elencati i furti che
abbiamo individuato nel vostro disco fisso.
Lindirizzo del mittente è mascherato per
evitare ritorsioni. Per maggiori informazioni
rivolgersi al Federal Bureau of Investigation -
FBI - Department for Illegal Internet Downloads,
Room 7350 - 935 Pennsylvania Avenue - Washington,
DC 20535, USA - (202) 324-3000».
Locchio tappato del pirata si stappa,
la coda di paglia virtuale prende fuoco, la mano
freme senza volere, il mouse si sposta da solo
come il bicchiere sul tavolo a tre zampe delle
sedute spiritiche di una volta.
Ladies and gentlemen fanno click
sullallegato. E zac! Il verme maledetto si
scatena e infetta la rubrica di posta con
centinaia (spesso migliaia) di indirizzi di
ulteriori ladies and gentlemen memorizzati nella
rubrica e nei file allegati ai messaggi
archiviati con la posta smistata.
Parte una raffica di e-mail dellFBI
con dentro il Worm Sober.C, immondo verme ghiotto
di tutti i Windows vicini e lontani
nellInternet, antichi e recenti,
professionali e domestici. Mettiamo che il
due-tre per cento ogni volta ci caschi. Basta e
avanza, e lo scotto che si paga non è poi
eccessivo, con quello che costano royalties,
connessioni, comunicazioni, accessi, recessi e
così via.
In un sito web per ladies and gentlemen
beccati dallFBI e infettati dal verme
maledetto, il gentile soccorritore fornisce la
terapia contro il virus Sober.C introdotta da una
massima di Marc Bloch, Riflessioni sulle false
notizie della guerra (1921): Gli uomini
esprimono inconsapevolmente i propri pregiudizi,
gli odi, le paure, tutte le proprie forti
emozioni.
Il messaggio-bufala è sapientemente
costruito perché fa leva non tanto sulla cattiva
coscienza o sulla paura di essere puniti per
essere stati colti in fallo, quanto sulla
vanagloria dellinafferrabile
navigatore-pirata e sulla sua insana curiosità
di verificare se lallegato contiene davvero
lelenco di tutto ciò che ha scaricato e
crackato.
E un po come la favola della
volpe maliziosa che si fa beffa del corvo
stonato.
Conta più la certezza inconsapevole di
avere una bella voce o il consapevole rischio di
farsi sfuggire di bocca la preda?
Ma cè (per sua fortuna) chi non
crede né a Fedro né ad Esopo né a La Fontaine
e si domanda il perché del ricorso agli animali
della foresta o del cortile di casa anziché ai
comuni mortali di città e di campagna, con la
coda di paglia o di lustrini.
Una buona amica trentina che vive e lavora
in Cile ci segnala il messaggio dello scrittore
sardo Francesco Enna, esperto di fiabe degli
antichi autori, di leggende annidate nelle
tradizioni e di storie vere di bambini difficili:
diffidiamo dei lupi che stanno in alto e degli
agnelli che stanno in basso, dei buoi
inossidabili e delle rane che scoppiano,
dellultimo canto disperato e seducente del
cigno, delle spine conficcate nel fianco o nella
zampa, del formaggio nel becco.
Ci resta di lasciare gli animali /
alla foresta e al loro cammino / e di prendere a
parlare dei mali / delluomo e del suo
destino....