di Alessandro
DellAira
LA FILOSOFIA è dei semplici. La semplicità è
dei complessi. Achille Varzi (1958), specialista
di scienze cognitive, laureatosi a Trento in
sociologia nel 1982 e oggi docente alla Columbia
University di New York, si è messo in mente di
spiegare la filosofia ai bambini. Nel frattempo
scrive sui giornali storielle plausibili, di una
semplicità insormontabile, lineari come i
disegni di Matteo Pericoli figlio di Tullio, a
New York dal 1995 e orgoglioso di rifare
Manhattan a matita. Delle 57 storielle messe in
rete nel sito della Columbia University e uscite
su La Stampa con la firma di Luciano
Coen e di Achille C. Varzi, leditore
Laterza ne ha pubblicate alcune con il titolo
Semplicità insormontabili, 39 storie
filosofiche attribuite ad Achille Varzi e Roberto
Casati (1961), direttore di ricerca del CNRS a
Parigi e autore tre anni fa di un saggio
fortunato e pluritradotto, La scoperta
dellombra, in cui Eratostene,
Galileo, gli astronomi arabi e i matematici
contemporanei figurano come soci dello stesso
club esclusivo. E allora Luciano Coen, chi è?
Achille Varzi sarà questa sera alle 17 alla
libreria Punto Einaudi in piazza della Mostra a
Trento. Dialogherà con Maurizio Ferraris,
docente allUniversità di Torino, di
passaggio in città e diretto a Ravenna, dove
terrà una conferenza sulluniverso di Dante
e la filosofia. Una filosofia che non trascura le
qualità sensibili e spiega come scendere agli
inferi se la terra è piatta. Paolo Ghezzi,
direttore de LAdige, modererà
il dialogo. Uno dei punti controversi sarà:
Luciano Coen è Roberto Casati? Achille Varzi è
Luciano Coen? Vedremo.
Torniamo al libro. Una delle storielle riguarda i
nomi delle amebe. Non è detto che sia vera,
anche se potrebbe esserlo. E stata
pubblicata nel sito della Columbia University con
il titolo Vita da Amebe. Si tratta,
come è semplice intuire, di una questione di
vitale importanza per due amebe, nate per
divisione dallameba ancestrale immediata
M45YY. Quale questione? La primogenitura. Le due
amebe, venti secondi dopo la nascita (sono già
maggiorenni), fanno un esposto (identico) al
Presidente del Comitato di Direzione del Popolo
delle Amebe. Hanno appena saputo che laltra
parte intende appropriarsi del nome
dellameba ancestrale immediata. Tutti sanno
che anche le amebe da maggiorenni possono fare
ricorso al Tar e ottenere la sospensiva in attesa
della sentenza. Noi sappiamo del resto che gli
editori sono bestie insidiose e imprevedibili
come la lonza dantesca. Così nel libro di
Laterza la storiella Vita da Amebe
cambia titolo e si intitola Lultimo
caso del Presidente delle Amebe. Infatti il
titolo Vita da Amebe, evocando
sensibilmente Vita da Cani, è
vagamente rinunciatario, e pure out in tempi di
amebe welfarizzate e causidiche. Torniamo al
tema. Le due amebe scrivono ancora al Presidente
del Comitato eccetera, che aveva tempestivamente
e separatamente risposto ad entrambe le parti
chiamandole M45YY[A] e M45YY[B]. Una delle due,
M45YY[A], accetta subito il nome provvisorio e si
firma M45YYA (vuoi vedere, la lettera A è la
prima in graduatoria alfabetica, sicché il nome
provvisorio appare privilegiato come le serie A,
le sezioni A, tutto ciò che è A). Laltra
ameba, M45YY[B], contesta e torna a ricorrere
contro le direttive del Comitato. La richiesta è
respinta dal Presidente eccetera, perché il
ricorso non è firmato con il nome provvisorio,
M45YY[B], ma con quello rivendicato, M45YYA. La
parte provvisoria B si considera lesa e torna a
protestare. Ma il Presidente sta per andare in
pensione, è il suo ultimo caso e non vuole
trovare il tempo per altre risposte. Si limita a
disquisire sul Principio di Ragion Sufficiente,
abolito dufficio nel Mondo delle Amebe.
Perché? Se diamo a quel principio un valore
metafisico, deduciamo che le cose che
capitano non capitano senza ragione. Se gli
diamo un valore epistemologico, deduciamo che,
se non troviamo una ragione per le cose che
capitano, non dobbiamo per ciò stesso pensare
che avvengano senza una ragione. Il Mondo
delle Amebe è un mondo al cinquanta per cento.
Quando lameba ancestrale si scinde e muore,
allistante ne nascono altre due. Ma dire
allistante, scientificamente è
lo stesso che dire nello stesso
istante? Il Presidente taglia la testa al
toro: compagne, ho lanciato in aria una moneta e
ho deciso. Irreprensibile. Di una trasparenza
insormontabile. E per prevenire obiezioni
aggiunge: il vento eventuale, il pollice sporco,
la differenza infinitesimale di peso dovuta
allusura della moneta, non contano. Il
Presidente, praticamente in pensione, rivolge
alle parti la stessa raccomandazione che San
Filippo Neri a quanto pare rivolgeva ai bambini
discoli e rumorosi del suo oratorio romano:
Piantatela, se potete. Se non potete, continuate.
Roberto Casati e Achille Varzi, Semplicità
insormontabili. Editori Laterza, Roma-Bari,
aprile 2004. 194 pagine, 14 euro.