DOPO UNA
NOTTE DI PIOGGIA Sarnónico è vaporosa come una
bella donna appena uscita dalla doccia. Siamo a
due passi dal Kilimangiaro, dal Sinai, dal Camino
de Santiago e dai sogni viaggianti di tutti i
saccopelisti. Quando Licia Colò è da queste
parti, il sole, la pioggia e i vapori d'estate
hanno i colori suoi, dei suoi occhi e dei suoi
capelli. E viene voglia di andarci davvero, a
Compostela, dietro a quel pellegrino
dell'affresco di Fondo, inginocchiato ai piedi di
Santiago dall'anno di grazia 1488, quando Colombo
sognava ancora le Indie sulle sue carte nautiche
segrete.
Ieri a Sarnónico Licia Colò ha presentato
"Cuore di gatta", il suo ultimo libro,
pubblicato dalla casa editrice Mondadori. Per
sapere cosa ne pensano gli italiani, basta
visitare un qualsiasi blog di lettori di libri e
di sentimenti: animalicommunity.com, per esempio,
dove una Licia vestita da Zorro lascia il segno
di L graffiandoci lo schermo del pc.
Pupina, la gatta di Licia, non c'è più, è
morta di una brutta malattia. E' zompata leggera
nel paradiso degli animali, però vive ancora nel
Fondo che Licia ha voluto chiamare Fondo
Pupina, e al quale Cuore di
gatta ha fatto affluire in pochi mesi la
bellezza di tredicimila euro. E cè di
più; il 12 agosto prossimo si inaugura a Casez
il gattile La Casa di Pupina, rifugio
per gatti abbandonati malati, perché i gatti
abbandonati che se la cavano, parola di Licia,
meglio lasciarli dove stanno.
Tutti noi siamo potenziali scrittori di quello
che sentiamo. Il problema è che non tutti ne
abbiamo la capacità. Allora ci arrendiamo e ci
riconosciamo nei libri che scrivono gli scrittori
capaci di lasciare un segno che non sia un
semplice graffio. Cuore di gatta, per
esempio, è il libro in cui tutti quelli che
hanno un gatto in casa si immedesimano, rivivendo
emozioni e situazioni. Lo sanno bene gli ideatori
di una rubrica tv, che ospita vip che hanno
animali in casa. Il tema fa audience, perché fa
leva sui sentimenti a un livello comunicativo di
grande fruibilità. Il libro di Licia Colò è
diverso: anzitutto in quanto libro, nel senso che
i libri non intrattengono, eventualmente
conquistano; in secondo luogo, per il messaggio
che lascia, un messaggio che non si esaurisce
nella fruizione del prodotto.
Proprio come è avvenuto ieri sera, una sera di
questa mezza d'estate a Sarnonico, dove Licia non
è di passaggio ma torna ogni estate a incontrare
i sogni, in un luogo dove, e lo scriviamo
rubandole una battuta, "la gente ha ancora
voglia di sognare, i bambini di giocare e gli
anziani di credere nel domani... I sogni sposano
le cause giuste e contribuiscono concretamente
alla loro realizzazione".
Licia, quando hai scoperto la Val di Non,
e perché la ami?
Sono nata a Verona e ci andavo da bambina con il
mio secondo papà. In Trentino sono di casa,
venivo a sciare in Bondone fino ai quindici
sedici anni. Ora abito a Roma e a
Sarnonico ho la casa del cuore, ci sto benissimo.
Dinverno vado a sciare in Paganella.
Il turismo nella natura incontaminata.
Come vanno le cose, secondo te?
Tanto per cominciare, i luoghi incontaminati nel
senso stretto della parola non esistono più. I
rifugi, per esempio: il fatto stesso che in un
luogo di montagna cè un rifugio, vuol dire
che il luogo non è incontaminato. Parliamo
piuttosto di rispetto per la natura, per il mare
e per la montagna. Il mondo cambia, una volta
parlare di montagna equivaleva a dare
unalternativa: o una sfida per gli atleti,
o il riposo per gli anziani. Oggi cè una
gamma molto più ampia di offerta. Il Trentino
offre tanta scelta. Evviva la scelta.
Il turismo come attività del tempo
libero rischia di essere solo merce di
consumo. Come salvare la natura, gli animali,
lumanità da questo rischio?
Magari lo sapessi! In verità, dopo il
Kilimangiaro non mi occupo più tanto di turismo.
I miei programmi televisivi sono dedicati allo
studio e alla conoscenza del mondo, anche nelle
sue realtà traumatiche.
Il viaggio, il gioco, il sogno sono
importanti, perché aiutano a conoscere. E
così?
E vero. Il viaggio è stato la mia
università. Il gioco e il sogno, come il
viaggio, non hanno limiti. Per chi crede nel
gioco e nel sogno non cè nulla di
impossibile. Viaggiare, studiare, scrivere, cosa
amo di più? Non cè risposta. Se ami
queste cose, è bello linsieme di queste
cose.
Cosa ti senti di raccomandare a chi tiene
animali in casa e viaggia spesso?
Cè sempre un modo per organizzarsi. Ora ho
solo un cane, ma ho avuto in casa anche due gatti
e un cane. Mettiamoci in mente che gli animali di
casa sono come di famiglia. Fanno parte in tutto
e per tutto della famiglia. Per gli animali ci
sono ottime colonie, e anche persone che vengono
in casa, così come per i bambini cè
sempre un nonno o una zia
.